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 ------------------------------------ Rituali -------------------------------------------------------------------------

RITUALI_storia

RITUALI è un progetto di ricerca, composizione e improvvisazione, nato nell’autunno del 2004 all’interno del Laboratorio Permanente di Ricerca Musicale presso la Fondazione Siena Jazz.
Comprende due organici: il primo, RITUALI_rituali, quartetto fondante formato da Francesco Ganassin, Stefano Battaglia, Andrea Lamacchia e Andrea Ruggeri, con all'attivo un disco omonimo, lavoro ispirato alla maschera e al rito del mascheramento; il secondo, RITUALI_(ri)nativi, per il quale il quartetto si allarga a sestetto con l'arrivo di Elia Casu e Mirko Onofrio. Questo secondo lavoro si ispira alla cultura dei Nativi Americani.

RITUALI_rituali

Francesco Ganassin clarinetti, gralla, ciaramella, ocarine, composizione

Stefano Battaglia pianoforte
Andrea Lamacchia contrabbasso, composizione
Andrea Ruggeri batteria, oggetti, composizione


“... Si vedrà un mondo dai confini dilatati o microscopici, la stella e il granello, dove la distanza (storica o spaziale) diventa Regione unica, terra percorsa dal Viaggi-attore che estende le sue vie al di fuori di sé...  e cerca”.  (Daniela Castiglione)
Rituali è un progetto musicale frutto di suggestioni storiche, formali ed estetiche, ma anche di sensazioni intime suscitate dalla semplice osservazione di alcune maschere e di alcuni riti attraverso occhi contemporanei.

Nel suo significato ancestrale, il mascheramento rappresenta un espediente, un rituale che ristabilendo la connessione tra l'Uomo e la vita universale permette di trasformare le paure e liberare lo spirito.
Col tempo, in certi casi questi significati sono andati sempre più svuotandosi: la maschera rituale ha assunto un ruolo ornamentale e metaforicamente di copertura. Il progetto Rituali vuole superare il concetto contemporaneo di “maschera che nasconde”, valorizzando quello originario di “maschera che esprime e ri-unisce”.
Oggi potemmo dire che ogni maschera rappresenti uno dei molteplici mondi interiori dell'Uomo, e ogni rito, un mezzo per esprimerli e per cancellare l'apparente linea di separazione con il tutto.
Composizione e improvvisazione sono i rituali vivi del musicista, e questo lavoro ne è una fotografia. Il risultato musicale di questa ricerca è libero da qualsiasi classificazione di genere, per questo motivo perfettamente rappresentativo dell'epoca contemporanea, caratterizzata da un fermento artistico “nuovo”. Sicuramente emergono le influenze e i percorsi artistici dei singoli musicisti (musica colta europea, musica popolare italiana e di varie parti del mondo, Rock, Jazz), ma in una sintesi originale e fortemente comunicativa. Una personale traduzione di un linguaggio, quello della maschera, in un altro linguaggio, quello musicale.

 

Il progetto prevede all'interno del concerto la partecipazione de sa Filonzana su Boe e su Merdule di Ottana   (www.merdules.it) - maschere del Carnevale sardo - ad un'azione con i musicisti per fondere in un unico rito il mascheramento e l'improvvisazione.

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